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Il suono assordante di una sirena, i movimenti scomposti, le camicie di forza e i ricoveri forzati in manicomio: lo spettacolo andato in scena ieri a Palazzo Gerbasio a Montesano, “Le mura di Gerico” di Antonio Grimaldi, ispirato alla poesia di Alda Merini, “La terra santa”, ha stordito ma anche ammaliato gli spettatori.


Un viaggio nel mondo della follia e dell’amore, raccontato attraverso le parole e le visioni della Merini, trasformate in azione dal regista Antonio Grimaldi. Al centro della narrazione i “malati da manicomio”, personaggi che incarnano la lotta per il riconoscimento del diritto all’amore, nonostante le strette mura di un ospedale psichiatrico che tentano di soffocare ogni sentimento.


Il suono assordante della sirena e la camicia di forza, simboli di una societร  che cercava di imprigionare l’anima umana, negando la sua libertร  di amare e di essere amata, sono comparsi in scena con tutta la loro crudeltร .


Gli attori, Cristina Milito Pagliara, Tecla Marino, Gabriella Gaudiosi, Gina Crescenzo, Claudio Cobalto, Antonio Novi e Gianluca De Stefano, hanno dato vita a questi personaggi con una potenza emotiva travolgente. I loro movimenti scomposti, i loro sguardi, le parole gridate, hanno reso tangibile la lotta interiore di chi si trovava prigioniero del proprio corpo, ma mai della propria anima.


La voce di Alda Merini, attraverso le sue poesie, ha accompagnato lo spettatore lungo questo viaggio, fornendo un sottofondo musicale intenso che ha amplificato le emozioni e ha toccato le corde dellโ€™anima.


Il pubblico, attento e partecipe, ha applaudito piรน volte, lasciandosi trasportare dalle onde di sentimenti contrastanti che hanno pervaso la sala. La rabbia, la disperazione, ma anche la speranza e l’amore hanno trovato voce e forma grazie alla magistrale interpretazione degli attori.


In questo spettacolo, le mura del manicomio e quelle di Gerico sono state portate in scena con un telo trasparente dietro il quale hanno recitato gli attori, un telo che non si รจ limitato a limitare lo spazio del palcoscenico, ma che รจ diventato il simbolo delle barriere che ognuno di noi deve affrontare nella propria vita. E attraverso la potenza evocativa della regia di Grimaldi, queste mura sono state abbattute, portando gli attori in sala e consentendo agli spettatori di immergersi completamente nelle vite e nelle emozioni dei personaggi.


“Le mura di Gerico” non รจ stato solo uno spettacolo teatrale, ma un’esperienza che ha lasciato un segno profondo nel cuore di chi ha avuto il privilegio di assistervi. Un viaggio emotivo dentro la follia e l’amore, un’opera che rimarrร  impressa nella memoria di tutti coloro che l’hanno vissuta.

Lo spettacolo โ€œLe Mura di Gericoโ€ rientra nella rassegna โ€œPanta Rei โ€“ La Forma dellโ€™Acquaโ€, un festival con la direzione artistica di Antonello Mercurio, progetto ideato e realizzato dal Comune di Montesano sulla Marcellana in collaborazione con i comuni di Buonabitacolo, Casalbuono, Padula, Pisciotta e Sanza, con il cofinanziamento del POC Campania 2014-2020. Lโ€™iniziativa rientra negli interventi di rigenerazione urbana, promozione turistica e sviluppo culturale del Programma unitario di percorsi turistici di tipo culturale, naturalistico ed enogastronomico, a portata nazionale e internazionale.


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